Covid e distrurbi alimentari: il diffondersi della pandemia da Covid-19, unita alle misure messe in atto per contrastarla, ha creato un contesto sociale ed esistenziale che si è rivelato essere un terreno fertile per il peggioramento delle condizioni legate ai Disturbi dell’Alimentazione e della Nutrizione (DAN) e all’obesità.
Problematiche dell’isolamento sociale tra Covid e distrurbi alimentari:
Da una parte l’isolamento sociale, la difficoltà di accesso al sistema di cure, l’incertezza economica e la paura legata al possibile contagio hanno influito negativamente sui fattori di stress, ansia e tono dell’umore che spesso sono in comorbidità con obesità e DAN, portando così al disvelamento o all’esacerbazione di quest’ultimi.
Covid: aumento dei casi di disturbo alimentare
Questa situazione, per un verso, ha fatto in modo che si sia creato un circolo vizioso in cui i diversi disturbi si sono autoalimentati generando un contesto di particolare gravità per la salute dei singoli individui.
Per l’altro, le limitazioni alle possibilità di movimento, il maggior tempo disponibile per preparare e consumare i pasti e le difficoltà legate all’opportunità di svolgere attività fisica hanno inficiato lo stato di benessere e salute psicofisica delle persone: durante e in seguito al periodo di emergenza i casi di disturbi dell’alimentazione e della nutrizione e il tasso di mortalità ad essi connesso sono aumentati di circa il 30%.
Covid e obesità
Recenti studi hanno dimostrato che queste patologie, oltre alle già gravi compromissioni che implicano, sarebbero fortemente correlate a un aumentato del rischio di contrarre il virus e a una maggiore gravità del decorso dell’infezione da Covid-19, nonché a un aumento della mortalità.
Rischi dell’obesità
Nell’obesità, tale fragilità, potrebbe dipendere da una serie di fattori correlati al quadro clinico che questa patologia cronica spesso presenta: da una parte, un sistema immunitario e un apparato respiratorio più fragili, e, dall’altra, le possibili patologie croniche (ipertensione, malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2) spesso presenti in comorbidità con l’obesità possono essere aggravate dall’infezione e/o favorire un decorso della malattia più grave.
In altre parole, in queste persone, il tessuto adiposo in eccesso porta a disfunzioni respiratorie e alti livelli di infiammazione che indeboliscono il sistema immunitario e il suo funzionamento.
Disturbi alimentari e anoressia
Non solo l’eccesso di peso, ma anche la condizione opposta può favorire lo sviluppo di condizioni connesse a una prognosi peggiore e a un decorso della malattia più grave. Un eccessivo calo ponderale, causato da un’alimentazione povera di nutrienti e/o eccessivamente ristretta (come nel caso dell’anoressia), può portare a una diminuzione delle riserve di grasso corporeo e ad alterazioni intestinali che a loro volta potrebbero alterare la funzionalità e la risposta immunitaria all’infezione compromettendo l’equilibrio metabolico con il rischio di aggravare un quadro di insufficienza respiratoria pre-esistente.
Covid e distrurbi alimentari
Infine, le persone che soffrono di un disturbo dell’alimentazione e della nutrizione, in questa situazione di restrizioni, più di altre persone, sono sottoposte a una condizione di stress che, unita a una scarsa riserva di carboidrati, aumenta il rischio di ipoglicemia.