Psicologia dello Sport

La psicologia dello sport, tramite lo studio scientifico delle persone e dei loro comportamenti nello sport e nell’esercizio fisico e l’applicazione pratica di tali conoscenze, è finalizzata a migliorare sia la prestazione atletica, sia gli aspetti psicosociali delle potenzialità umane: sia occupa degli effetti della pratica sportiva sui fattori psicologici ed emozionali e, contemporaneamente, di come quest’ultimi incidano sulla performance (Bertollo M.).

APPROFONDIMENTI

L’obiettivo è quello di comprendere e aiutare chiunque svolga attività fisica (dal bambino all’anziano, dal professionista all’amatore e anche persone con disabilità fisica o del neurosviluppo) ad ottenere coinvolgimento, prestazione ottimale, soddisfazione e sviluppo personale attraverso la partecipazione ad attività motorie o sportive (Weinberg, 2011).
Di conseguenza, la psicologia dello sport, dell’esercizio fisico e della prestazione umana si delinea come un campo di studio multidisciplinare che incorpora psicologia, scienza dello sport e medicina (Bertollo M., 2020).

Le aree di intervento dello psicologo dello sport sono essenzialmente due: quella clinica e quella educativa. La prima riguarda le difficoltà psicologiche a cui vanno incontro gli atleti, tra cui disturbi d’ansia e dell’umore, gestione dello stress, abuso e dipendenza da sostanze, problematicità emotive connesse agli infortuni e i cambiamenti legati alle fasi di transizione (passaggi di categoria, fine carriera, ecc.). invece, la seconda concerne lo sviluppo e l’allenamento delle abilità mentali utili per l’ottimizzazione della performance e l’aumento del piacere e del benessere (Gramaccioni G., 2020).

Gli interventi possono riguardare sia il singolo che il gruppo. Nel primo caso, a seconda delle esigenze, il supporto dello psicologo può riguardare lo sviluppo di abilità e tecniche di imagery (immaginazione), il goal-setting (fissazione degli obiettivi), il self-talk (dialogo interno), la gestione dello stress, lo sviluppo e la gestione della self-efficacy (auto-efficacia), il controllo dell’attenzione e della concentrazione, la regolazione emotiva e la mental toughness (resistenza mentale). Mentre, nel secondo caso, l’attenzione sarà posta sulle tecniche di sviluppo della coesione e identità di squadra, la promozione della leadership e la gestione del gruppo (Gramaccioni G., 2020). Oltre che agli atleti, l’attività dello psicologo dello sport può riguardare l’allenatore, lo staff tecnico, le federazioni, gli enti sportivi, i dirigenti e le società sportive.

Lo psicologo dello sport è un professionista che ha conseguito una laurea in area biomedica (medicina o psicologia) o in Scienze motorie e ha poi perfezionato le proprie conoscenze e competenze in psicologia dello sport attraverso un master. Il consiglio è quello di affidarsi a personale qualificato e di non fidarsi di chi promette successi strabilianti senza o con pochi sforzi, garantisce risultati immediati, esclude a priori la possibilità di non riuscire, procede senza seguire né rispettare il contesto sportivo e scommette su obiettivi che voi non siete in grado di raggiungere e vi rende dipendenti (Seiler, 2006, in Gramaccioni G, 2020).

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